CLICCA

Archivio delle notizie di graffignananew.it

ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 20/05/2010 - Gli occhi al cielo cercando un battito d’aliI

Basta un binocolo per l’attività diffusa nel mondo anglosassone che raccoglie appassionati anche nel Lodigiano 
Gli occhi al cielo cercando un battito d’ali 
Tra scienza e natura i luoghi migliori sul territorio dove dedicarsi al birdwatching 

 

Merli, tortore dal collare, gallinelle d’acqua, fringuelli. Sono le specie di uccelli più diffusi nelle campagne del Lodigiano. Ma vederle a occhio nudo non sempre è facile, soprattutto se l’“avvistatore” di turno passeggia distrattamente senza conoscere comportamenti e spostamenti dei volatili. Basta un semplice binocolo per scoprire un altro mondo sopra di noi, tra gli alberi e il cielo. È l’unica attrezzatura che serve al birdwatcher, ossia a colui che pratica il birdwatching, letteralmente “osservazione degli uccelli”. Un'attività molto popolare soprattutto negli Stati Uniti e nei Paesi anglosassoni, dove spesso viene addirittura equiparata a uno sport vero e proprio, ma che da qualche anno sta riscuotendo ampi consensi anche in Italia. Nel territorio l’associazione di riferimento è il Grol, il Gruppo di ricerche ornitologiche del Lodigiano, che dal 2004 propone attività di vario tipo anche sotto il profilo strettamente scientifico, utili per arricchire le conoscenze sull’avifauna locale. «I membri del nostro gruppo sono innanzitutto amanti della natura - spiega Marco Siliprandi, uno dei soci fondatori del Grol -. Quello che ci unisce è il piacere di stare in campagna. Per l’osservazione degli uccelli basta un binocolo; alcuni appassionati utilizzano anche macchine fotografiche o cannocchiali». Nel Lodigiano sono molte le aree dove poter praticare il birdwatching. I cosiddetti “hotspots” si estendono quasi sempre intorno ai fiumi. Tra i più noti, gli Spiaggioni di Boffalora d’Adda, dove in primavera e in estate, è possibile vedere coraciformi, limicoli, ardeidi, passeriformi, rapaci diurni e notturni. Molto battuta è anche la Lanca della Pagnana sul fiume Lambro in prossimità di Castiraga, dove le specie più diffuse sono ardeidi, anseriformi e rapaci diurni. Altro punto di osservazione sono le colline di San Colombano al Lambro e Graffignana, sede di rapaci diurni-notturni e migratori, coraciformi, passeriformi. Sul fiume Po il luogo più indicato è invece la golena che si trova tra il Gargatano e Corte Sant’Andrea.
La passione per i volatili non è però soltanto un hobby. Sono tante infatti le attività scientifiche che il Grol sta portando avanti. La più importante è la costituzione di un atlante ornitologico del Lodigiano, progetto in collaborazione con la Provincia. Ognuno può partecipare alla raccolta dati: fondamentale è riconoscere la specie e il canto dell’uccello, la località d’avvistamento e l’ambiente in cui è stato osservato l’esemplare. Un altro progetto del Grol è lo studio della migrazione dei rapaci per comprendere al meglio la direzione del flusso migratorio e la reale consistenza numerica dei rapaci in transito sulla Pianura Padana centrale attraverso il monitoraggio avvenuto contemporaneamente in quattro punti di osservazione più o meno equidistanti tra loro: Pieve Fissiraga, parco di San Colombano al Lambro, Castel San Giovanni, Borgonovo Val Tidone località Boffalora e Bruso, seguendo una linea Nord-Sud. Ultimamente il Grol sta anche monitorando la nidificazione della cicogna bianca nel Lodigiano: sono stati avvistati sei nidi a Salerano, Valera Fratta, Caselle Lurani, Cavenago d’Adda, Castiglione d’Adda e Quartiano. Fabio Ravera
 

Happy hour all’aperto, la Pro loco di Graffignana incontra i giovani e accumula consensi. Sabato 15 maggio l’appena costituita Pro loco graffignanina ha proposto un aperitivo in piazza Mazzini con musica dal vivo. L’iniziativa, che ha riscosso grande successo soprattutto tra i ragazzi del paese, ha visto l’esibizione di Maria Erika Negri e Mauro Faravelli. Quest’ultimo, autore di testi e compositore di musiche, è noto perché vincitore, per il miglior testo, del concorso Festival Tricolore di Reggio Emilia nel 2009 e trionfatore di altre competizioni che hanno avuto luogo nel nord Italia. In piazza non è mancata la presenza di intagliatori del legno, pittori e giovani musicisti. Considerata la buona riuscita dell’aperitivo non è escluso che in futuro se ne organizzino altri.

 

 


 

 

CLICCA