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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO"DEL 19/07/2010 - La campagna dell’Asl salva i conigli dalla mixomatosi 

Sant’Angelo L’anno scorso erano stati ritrovati ventidue animali domestici morti 

Virus della collina, rientra l’allarme 

La campagna dell’Asl salva i conigli dalla mixomatosi 

 

Sant’Angelo A un anno circa dai primi ritrovamenti di animali morti, rientra l’allarme per il “virus della collina”. La conferma arriva dal servizio veterinario dell’Asl di Lodi, che dal settembre 2009 aveva disposto precise misure precauzionali nella zona collinare di Graffignana, ai confini con i comuni di San Colombano al Lambro, Miradolo Terme e Sant’Angelo Lodigiano. A essere colpiti dalla mixomatosi erano stati i conigli selvatici e domestici: l’allerta era scattata a seguito del ritrovamento di una ventina di carcasse in località Teresina. La mixomatosi è una malattia infettiva importata in Europa nel 1900 dai conigli di allevamento dell’Uruguay. Si tratta di una patologia che contagia conigli selvatici e domestici e in modo più raro le lepri. Si manifesta con lesioni cutanee che appaiono quattro-cinque giorni dopo il contagio del virus. La morte sopraggiunge generalmente tra quattro e dodici giorni dopo il contagio. La mixomatosi si trasmette tramite gli insetti ma anche mediante il contatto fra animali malati e animali sani. Si tratta di una malattia che si controlla attraverso la vaccinazione preventiva.In collina l’allarme era scattato tra l’estate e l’autunno del 2009. Il rinvenimento di 22 conigli domestici morti, nel comune di Graffignana, aveva avviato la mobilitazione dei tecnici dell’Asl. Diverse carcasse erano state inviate all’istituto zooprofilattico di Lodi per le analisi di rito e l’esito aveva evidenziato la presenza della mixomatosi. A quel punto l’Asl aveva emesso un’ordinanza, datata 16 settembre 2009. L’avviso dell’ordinanza era stato affisso in più punti in collina; i cartelli sono ancora presenti oggi, anche se l’emergenza è rientrata. A seguito dell’ordinanza, così come impone la prassi, era stata delimitata la zona infetta (zona di protezione nel comune di Graffignana, in collina). Era stato inoltre imposto il divieto di asportare conigli vivi o morti dalla zona di protezione, fatto salvo per la rimozione delle carcasse eventuali ritrovate, per le quali occorreva comunque seguire uno specifico protocollo per evitare il diffondersi del virus anche alle aree circostanti. Tra i provvedimenti adottati nel settembre 2009 figurava anche l’obbligo di vigilanza veterinaria periodica. La zona in cui era stato individuato il virus è stata tenuta sotto controllo, anche attraverso sopralluoghi della polizia locale, degli uomini del servizio veterinario e tramite la consulenza dei cacciatori locali. Dagli ultimi sopralluoghi non è stata più rintracciata l’infezione virale e pertanto l’ordinanza è stata revocata pochi giorni fa, il 30 giugno 2010. Lorenzo Rinaldi