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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 27/08/2010 - A Maleo un magazzino per la distribuzione di mobili e stoviglie

A un anno dalla chiusura del centro di Zorlesco si intensifica l’attività del gruppo guidato da don Peppino Barbesta
Lavoratori credenti, tre nuovi depositi
A Maleo un magazzino per la distribuzione di mobili e stoviglie
 

Maleo A un anno di distanza dall’annuncio della chiusura dello storico magazzino dei mobili a Zorlesco, i Lavoratori credenti di don Peppino Barbesta hanno già riaperto i battenti a Maleo. Il nuovo deposito di mobili e stoviglie si trova lungo la strada provinciale 27 in direzione di Cornovecchio, al numero civico 16, e funziona come quello passato con la consegna libera dei mobili il sabato mattina. Si tratta di un capannone ex artigianale di circa 800 metri quadrati di proprietà della società Falcade, concesso in comodato d’uso gratuito a don Peppino Barbesta e i suoi Lavoratori credenti per un anno, in attesa di perfezionare tra 12 mesi una donazione definitiva o un acquisto. «Il servizio continua come sempre, anzi migliorato - spiega don Peppino -. Infatti, abbiamo colto l’occasione di questa nuova riapertura per darci qualche regola in più, un po’ di metodo nella gestione, che è sempre difficile per la natura stessa del lavoro che svolgiamo». I volontari dei Lavoratori credenti durante la settimana raccolgono mobili in disuso dalle abitazioni, cessioni di famiglie benestanti, donazioni di arredamenti vecchi che vengono sostituiti. Poi al magazzino si possono rivolgere le famiglie in difficoltà per verificare se ci sono mobili di qualsiasi tipo che possano adattarsi alle proprie esigenze. Il servizio è molto utilizzato anche e soprattutto da famiglie di stranieri, e a Zorlesco provenivano praticamente da tutto il Lodigiano, il Piacentino, il Sudmilanese e il Cremonese.«I mesi passati abbiamo ricominciato piano piano, anche perché è estate - continua don Peppino -. Sarà a settembre che rivedremo il servizio vero e proprio, e ci aspettiamo di poter dare una mano concreta a molte famiglie, soprattutto in questo periodo di crisi».Intanto però l’opera dei Lavoratori credenti si è arricchita di altri due servizi che a partire da settembre entreranno nella piena operatività. Si tratta di due depositi di alimentari, uno in fianco all’altro, nella zona industriale Mirandolina di Codogno: il primo è stato donato dall’Opera Pia di Codogno alla Caritas diocesana di Lodi, la quale si avvale dei volontari dei Lavoratori credenti per la sua gestione pratica, il secondo è il deposito stesso, in affitto, dell’associazione Lavoratori credenti. «I due magazzini svolgono compiti analoghi, ma con modalità diverse - spiega don Peppino -. Quello della Caritas è istituzionale e movimenta a cadenze prefissate durante l’anno grandi quantità di alimentari in operazioni legate a importanti reti di solidarietà a livello nazionale o sovranazionale. Il nostro ha una gestione più quotidiana e si basa sulla raccolta volontaria che si fa settimanalmente, con una distribuzione corrente alle famiglie in difficoltà». I Lavoratori credenti distribuiscono ogni mese 200 scatoloni di alimentari da 15 chilogrammi ciascuno, in grado di sopperire ai bisogni di una famiglia media per circa una settimana. «In tempo di crisi, credo sia un aiuto concreto che significa molto, per tante famiglie lodigiane», commenta don Peppino Barbesta.Andrea Bagatta

 

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