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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 07/09/2010 - Il Comitato degli utenti Sila sulle barricate: «La misura è colma»




L’aumento del prezzo dei biglietti e degli abbonamenti scatena le proteste: «Vogliamo subito un incontro con la Provincia»
Autobus più cari, rabbia tra i pendolari
Il Comitato degli utenti Sila sulle barricate: «La misura è colma»
 

 «La misura è colma». Lo ripetono da tempo i pendolari della Sila, che dal Lodigiano ogni giorno viaggiano in autobus verso il Sudmilano e il capoluogo regionale. «La misura è colma». Lo hanno ribadito nella durissima lettera scritta in questi giorni, subito dopo la conferma dell’aumento del prezzo dei biglietti e degli abbonamenti, come previsto dalla Regione. Secondo la Provincia di Lodi il prezzo degli abbonamenti settimanali aumenta tra i 20 e 40 centesimi. Rincari anche sulle singole corse. Gli aumenti arrivano in un periodo nero per il trasporto su gomma, caratterizzato dal braccio di ferro fra la Sila e la Provincia sulla qualità del servizio. Servizio che, secondo i pendolari, da due anni a questa parte è peggiorato. L’aumento delle tariffe, dunque, rappresenta una vera beffa: lo sostiene il Comitato spontaneo che riunisce i pendolari di Sant’Angelo, San Colombano, Graffignana e Miradolo. «Affermiamo - dicono i rappresentanti dei viaggiatori - il disappunto nei confronti dell’aumento dei costi di viaggio, soprattutto se raffrontato alla situazione drammatica in cui ormai versa il servizio». «Non vogliamo entrare nel merito delle responsabilità su chi abbia deciso l’aumento e chi l’abbia subito tra istituzioni e Sila - aggiungono i viaggiatori - ma di sicuro, ciò che è incontestabile, è che il pendolare da questa situazione ha di nuovo solo perso. Come Comitato - proseguono i pendolari - siamo nati un anno e mezzo fa per cercare di ottenere delle corse che arrivassero direttamente a San Donato passando per il casello autostradale di Lodi. Si faceva fronte quindi a un problema di traffico. A distanza di sette mesi, già nella scorsa estate, purtroppo, le cose erano molto peggiorate e, dal discutere di traffico e di tratte alternative, ci siamo trovati più volte addirittura a dover denunciare corse saltate per la mancanza di pullman».Nella lettera di protesta i pendolari denunciano la situazione degli autobus («tornati dalle vacanze i mezzi si sono presentati nelle medesime pessime condizioni») e lanciano l’allarme per il rincaro dei biglietti: «Il costo del viaggio è aumentato, oltre al danno la beffa». «Non possiamo accettare in silenzio di andare verso la stagione fredda in queste condizioni - aggiungono -. La promessa di “controlli” non ci basta più: noi, quelle carrette a quattro ruote le dobbiamo prendere tutti i giorni. E le paghiamo addirittura di più. Pertanto, se le condizioni non cambieranno, non assicuriamo di non ricorrere a forme di protesta ben più forti di quanto fatto finora». Infine l’appello alle istituzioni: «I consiglieri provinciali santangiolini, a fine luglio, avevano proposto un incontro pubblico per discutere di quanto stava accadendo. Chiediamo di ripartire da qui, da un incontro pubblico con la Sila e le istituzioni per capire cosa sta succedendo e dove andremo a finire».Lorenzo Rinaldi

 

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