CLICCA

Archivio delle notizie di graffignananew.it

ARTICOLO  TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 15/10/2010 - La Metallurgica pensa ancora alla “cassa”


Graffignana La ditta non esclude un nuovo ricorso agli ammortizzatori sociali: «C’è un fermo incredibile delle commesse»
La Metallurgica pensa ancora alla “cassa”
La situazione di difficoltà continua e il futuro non appare roseo
 

 

graffignana Continua fino al 31 dicembre la richiesta di cassa integrazione da parte della Metallurgica Graffignana Spa, ma se finora era stata utilizzata solo nel primo quadrimestre dell’anno, adesso le prospettive non sono rosee ed è possibile un nuovo ricorso all’ammortizzatore sociale.L’azienda di Graffignana è specializzata nella laminazione a freddo e nella lavorazione dell’acciaio dolce ed è attiva fin dal 1948 a servizio soprattutto dei settori dell’auto, casalingo e della minuteria. Da tre anni ormai vive una situazione di mercato difficile, di pari passo con tutte le altre società coinvolte nella lavorazione dell’acciaio. La cassa integrazione in deroga scadrà il 31 dicembre ed è richiesta per 18 lavoratori sui 25 dipendenti dello stabilimento, ma finora era stata utilizzata solo nei primi mesi dell’anno per far fronte a un calo delle commesse. Nel periodo estivo gli ordini erano tornati consistenti, tanto che negli ultimi quattro mesi non ci sono state ore di cassa integrazione utilizzate e che spesso si lavora anche il sabato. Ora però il mercato sembra essersi fermato di nuovo, e il ricorso all’ammortizzatore sociale è sempre più probabile.«Finora non abbiamo usato la cassa negli ultimi mesi e naturalmente speriamo di non dovervi fare ricorso proprio ora - dice il presidente della società Alberto Inzaghi -. Tuttavia in queste ultime settimane gli ordini sono calati fino quasi a fermarsi. C’è un fermo incredibile delle commesse, in gran parte dovuto all’attesa del mercato di un ribasso consistente dei prezzi per questioni monetarie. Così, nessuno fa ordini aspettando il ribasso, e ovviamente le lavorazioni ne risentono».Una situazione molto difficile che non preoccupa riguardo all’attività della Metallurgica, ma in generale per l’andamento del mercato. «Tutti i produttori si trovano in una situazione simile, e crescono i timori - spiega Inzaghi -. Il problema vero è che non c’è alcuna prospettiva: ormai da tre anni ci troviamo di fronte un andamento altalenante e del tutto imprevedibile del mercato, con tutte le difficoltà che questo comporta. Anche adesso, in qualsiasi momento, possono arrivare improvvisamente le telefonate di nuovi ordinativi che rimettono in moto la produzione».Una situazione logorante, però, perché non permette di fare nuovi investimenti né di portare avanti una strategia chiara sui mercati. «Sono tre anni che si naviga a vista, e francamente comincio a essere stanco - conclude il presidente -. La situazione non è rosea per il settore dell’acciaio, ma mi pare che anche gli altri settori industriali non siano messi molto bene. Ogni settimana c’è qualche grande attore industriale che ferma la produzione, bloccando a cascata gli ordini. Questo oggi è il mercato, e tutti dobbiamo adeguarci».Andrea Bagatta

 

CLICCA