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ARTICOLO TRATTO  DA "IL CITTADINO" DEL 01/11/2010 - Halloween “blindato” contro le stragi
 

A Lodi nuova operazione per scongiurare l’abuso di alcol: ritirata solo una patente, venti le automobili fermate nella notte
Halloween “blindato” contro le stragi
Si ripete il progetto Smart, controlli a tappeto in tutta la provincia
 

 

 Controlli a tappeto in tutta la provincia di Lodi, torna il progetto Smart. Sabato sera le forze dell’ordine di Lodi, del nord, centro e basso Lodigiano hanno controllato centinaia di veicoli in transito tra le 20 e le 2 in una ventina di comuni. Iniziativa che ha avuto luogo sotto il coordinamento della prefettura e della polizia provinciale guidata dal comandante Angelo Miano, che ha seguito direttamente le operazioni. Hanno partecipato ben 17 comandi di polizia locale, alcuni dei quali rappresentavano più comuni. In tutto 25 pattuglie, per un totale di 50 uomini, più alcuni volontari delle guardie provinciali, che hanno lavorato in completa autonomia in base agli ordini dei propri sindaci e comandanti: Consorzio di polizia Nord lodigiano, Lodi, Casalpusterlengo, Codogno, Mulazzano, Zelo, Sant’Angelo, Caselle Lurani, Casaletto, Borgo, Pieve, Merlino, Graffignana, Cornegliano, San Martino, Turano, Secugnago, Bertonico, Maleo, San Rocco, Guardamiglio. I risultati del progetto sono in fase di elaborazione e saranno comunicati alla prefettura quanto prima. I dati verranno resi noti martedì mattina presso la Provincia, alla presenza dei rappresentanti di tutti i comandi di polizia locale coinvolti, della polizia provinciale e dell’assessore provinciale alla sicurezza Matteo Boneschi. Miano spiega: «Grazie all’impegno delle numerose realtà impiegate è stato svolto un ottimo lavoro. La polizia provinciale aveva soltanto il compito di coordinare tutti gli aderenti e, così come ha sempre richiesto il presidente della Provincia di Lodi Pietro Foroni, di sostenere i comuni più piccoli mettendo a disposizione uomini per completare pattuglie e strumentazioni». Oltre alle auto di servizio sono stati utilizzati due telelaser, quattro etilometri e uno scout installato su un veicolo: «Un dispositivo che permette di mostrare in tempo reale le immagini delle zone battute a chi dirige le operazioni. In questo caso la centrale operativa è stata allestita presso la sede montanasina del Consorzio nord lodigiano». È proprio in questa struttura che, nel tardo pomeriggio di sabato, tutti i comandi coinvolti dall’iniziativa hanno ritirato una radio per rimanere sempre in contatto tra loro, grazie all’ausilio dei tecnici della Fir cb, Federazione italiana ricetrasmissioni Citizen’s band. Miano prosegue: «La prima parte del progetto Smart era stata svolta a febbraio in contatto radio. A luglio si era replicato sentendosi soltanto tramite cellulare. Sabato invece abbiamo provato di nuovo a coordinarci in maniera massiccia». Si volevano contrastare fenomeni come la guida sotto l’effetto di alcol e droghe, reati minori, viaggi ad eccessiva velocità e comuni infrazioni al codice della strada. A febbraio i dati del primo coordinamento provinciale, partecipato da 68 agenti, 34 pattuglie e una decina di volontari, erano stati confortanti: 403 veicoli controllati, 529 persone identificate, 72 contravvenzioni, pari al 18 per cento sul totale dei controlli. Invece erano emerse soltanto due guide in stato di ebbrezza. La speranza è quella di aver raccolto altrettante buone notizie.Per il solo capoluogo, invece, il bilancio dell’operazione coordinata è di venti auto controllate e una patente ritirata per guida in stato d’ebbrezza. Intitolata “Drugs on Street”, l’iniziativa è stata portata avanti contro le stragi. I controlli sono scattati sabato sera, in diversi punti di Lodi. In particolare, in viale Milano, in viale Europa (ex Otto Blues) e via Massena. Sono state impegnate tre volanti: 2 della polizia locale (2 ufficiali e 2 agenti) e un’auto della questura di supporto. Sotto una pioggia battente, il monitoraggio è cominciato dopo la mezzanotte ed è durato sino alle 5 del mattino. Una ventina i veicoli che sono stati bloccati per verifiche dei documenti di viaggio e per sottoporre gli autisti ai test alcolici. Questa volta non è stata allestita una tenda dell’Asl, per portare avanti procedure cliniche e tossicologiche, tuttavia è stato messo a disposizione un medico ospedaliero per effettuare eventuali test antidroga. Il progetto è stato lanciato dai vigili del comune di Lodi, con la collaborazione delle forze dell’ordine, e i monitoraggi si sono svolti nella supervisione della prefettura. L’azione è inserita in un programma del dipartimento politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei ministri, in collaborazione con l’Anci. In città questi massicci controlli sono stati già effettuati diverse volte. Questa volta solo in un caso è stata riscontrata un’infrazione: si tratta di una persona che è stata trovata alla guida con un tasso alcolico superiore al consentito, un livello che però non superava lo 0,8 grammi per litro, con il solo ritiro della patente. Matteo Brunello


 


 

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