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ARTICOLO TRATTO  DA "IL CITTADINO" DELL' 15/12/2010 - Monsignor Merisi ha aperto la visita pastorale a Graffignana
 

Il parroco Daccò ha accolto il Vescovo di Lodi: «La salutiamo anche a nome dei nostri ammalati e anziani»
«Vengo nel solco di una tradizione»
Monsignor Merisi ha aperto la visita pastorale a Graffignana
 

 

Graffignana Si conclude con Graffignana la prima parte della visita pastorale nel vicariato di Sant’Angelo. Prima di riprendere con Valera Fratta alla fine di gennaio 2011. Monsignor Merisi ha aperto domenica la settimana dedicata a Graffignana con la Messa concelebrata domenica dal parroco don Davide Daccò e dal vicario foraneo don Pierluigi Leva, nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo. «Graffignana vuole molto bene al suo Vescovo», ha detto don Daccò in una chiesa gremita dai fedeli. Tra loro anche il sindaco Marco Ravera e l’amministrazione, che dopo la celebrazione hanno accolto monsignor Merisi nella nuova sede del comune. Ha continuato don Daccò: «Abbiamo bisogno di ascoltare ciò che la Parola di Dio vorrà dirci: che questa visita pastorale ci aiuti a ricomporre l’armonia tra le persone e a riversare sulla nostra comunità i sette doni dello Spirito Santo. La salutiamo anche a nome dei nostri ammalati e anziani», che tra l’altro il Vescovo visiterà durante questa settimana, oltre alle scuole e ad alcuni luoghi importanti per la vita comunitaria e sociale. L’incontro è proprio l’essenziale della vista pastorale perché il Vescovo possa conoscere, incoraggiare i fedeli e verificare il cammino della comunità con il consiglio pastorale, alla luce del progetto e dell’orientamento che si è data. «Ringraziamo coloro che ci hanno fatto nascere e crescere in questa tradizione», ha esortato Monsignor Merisi. «La scelta di fede deve però essere rinnovata continuamente per poter fare della Sua chiamata il senso vero e profondo della nostra vita». E il periodo di Avvento aiuta: nella domenica del “Gaudete” Paolo invita a rallegrarsi nel Signore. Una gioia che scaturisce dalla certezza che Dio è con noi, proprio nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, come uno sposo fedele. Monsignor Merisi ha citato una riflessione di Benedetto XVI: “Essere felici con Dio significa amare come Lui, servire come Lui. E in chi ama così, l’anima è nella gioia. Se invece la felicità diventa un idolo, allora sostituisce Dio”. Il Vescovo ha poi ricordato Madre Teresa di Calcutta che viveva quotidianamente a contatto con il dolore eppure donava a tutti il sorriso di Dio: «La carità, la collaborazione siano l’attenzione di tutta la comunità nei confronti di coloro che soffrono, perché con il contributo di tutti si porti a compimento il progetto che la comunità si dà». E la progettualità della vita, la soggettività educativa alla famiglia, la scommessa sulle giovani generazioni sono state riprese nel saluto di don Leva: «Per essere sempre di più quella Chiesa che il Signore vuole, in mezzo a tante difficoltà ma anche a quelle numerosissime consolazioni che Lui ci offre», ha detto. Al termine della celebrazione monsignor Merisi ha avuto il tradizionale incontro con l’amministrazione nel palazzo municipale.Nel pomeriggio di domenica il Vescovo ha poi incontrato i ragazzi dell’iniziazione cristiana, poi i loro genitori; poi è stato disponibile a colloqui personali richiesti tramite il parroco. Infine un tocco di simpatia: un gruppo di zampognari che ha suonato tradizionali musiche natalizie. Raffaella Bianchi

 

 

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