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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 23/4/2011 - Tutta Graffignana si ferma per la Passione di Cristo: nelle vie oltre 100 figuranti ”

Ieri sera la Via Crucis, presente anche il vescovo
Tutta Graffignana si ferma per la Passione di Cristo: nelle vie oltre 100 figuranti

 


graffignana Pregare con la mente, con il cuore, con la musica. C’era un paese intero, ieri sera in piazza Mazzini. Unito, silenzioso, emozionato. Per poco meno di due ore, Graffignana si è fermata nella contemplazione della Passione di Cristo, scandita dalle stazioni della Via Crucis vivente. A seguire da vicino la sacra rappresentazione, anche il vescovo di Lodi, monsignor Giuseppe Merisi. Nata da un nutrito gruppo di volontari, uniti sotto la regia di Franca Tronconi e don Davide Daccò, la via Crucis è una ricostruzione precisa nei dettagli e ricca nelle emozioni che suscita. Animata da oltre cento figuranti, raccoglie intorno a sé tutto il paese e non solo. Ad aprirla un corteo di donne, il velo bianco, la veste del colore della terra di Palestina. Hanno una fiaccola tra le mani che brucia e lo sguardo fisso verso il Cristo che, nell’aiuola di piazza Mazzini, popolata di ulivi, viene arrestato dopo il tradimento di Giuda. Gesù che cammina verso il suo destino è l’unico quadro in movimento. Inizia così il cammino delle Croce e «seguirlo - introduce don Daccò - significa mostrare al Signore il nostro amore». Le altre tappe sono immagini plastiche che raccontano nell’immobilità i momenti più drammatici della Passione. C’è Pilato fermo nell’attimo in cui immerge le mani nel catino per lavarsele; c’è Gesù che si carica della croce e rimane con le ginocchia piegate dal peso più grande che si possa sopportare; c’è la Maddalena intenta ad asciugare il volto di Cristo. L’incontro con Maria lascia senza fiato. È ripreso nell’attimo preciso in cui le mani dei due si incontrano, amplificando all’infinito la forza stessa del momento. Un cammino che segna il centro del paese: da piazza Mazzini a via Veneto, per poi sbarcare su via Roma, inoltrarsi nel Parco Spadazze e uscire su via Lazzaretto per riprendere via Roma e arrivare su via Manzoni. Qui si torna indietro per l’ultimo tratto quello che porta alla morte in croce, ricreata in un’area verde che si affaccia su via Milano.Rossella Mungiello
 


 

 

 

 

 

 

   

 

 


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