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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL  10 /10/2011 - Adesso conosciamo proprio tutto su Graffignana nel Risorgimento 
 
 

La pubblicazione curata da Antonio Cardinale è ricca di documenti inediti 

Adesso conosciamo proprio tutto su Graffignana nel Risorgimento 

 

Graffignana Un ponte saldo tra il passato di un paese di piccole dimensioni come Graffignana e la grande storia del Risorgimento. Un lavoro certosino che ripercorre i passaggi economici, culturali e sociali che hanno caratterizzato la comunità nei primi anni di un cammino lungo 150 anni, legandoli alle vicende nazionale, regionali e provinciali. È il fulcro del lavoro «Politica e società nel Risorgimento», il volume curato dallo storico graffignanino Antonio Cardinale, grazie alla collaborazione di un valido gruppo di lavoro, animato da Celestina Ercoli, Angelo Mazzola, Vincenzo Melone, Emilio Roveda, Maria Rosa Secchi e Laura Zironi. Una ricerca accurata ancorata alla letteratura esistente e, per Graffignana, ai dati storici delle generazioni che hanno vissuto tra il 1855 e il 1880 (censiti nomi, professioni, livello di analfabetismo, condizioni di salute per 574 maschi con un’età superiore ai 19 anni, iscritti nei registri della leva militare) e presentata venerdì sera nell’aula consiliare, alla presenza del sindaco Marco Ravera, del vice presidente della Provincia Claudio Pedrazzini, degli storici Angelo Stroppa e Luigi Samarati, del direttore de «Il Cittadino» Ferruccio Pallavera, del presidente del circolo culturale «La Certosa» Giuseppe Mazzara. Elogi agli autori sono arrivati, nei loro interventi, sia dal professor Samarati autore della prefazione storica al libro sia da Angelo Stroppa.«Una riflessione comune su ciò che è stato il Risorgimento socializzandone i risultati, sostenuti dall’attenzione e dall’apprezzamento di un cospicuo numero di cittadini - ha spiegato Antonio Cardinale - : gli autori di questa ricerca hanno affrontato questo tema secondo un progetto condiviso, con la collaborazione e l’apprezzamento di studiosi appartenenti alla Società Storica Lodigiana, all’Università di Milano, all’Archivio Storico Lodigiano, alcuni dei quali ne hanno fatto una revisione critica». Per offrire un quadro sistematico dei risultati in pochi passaggi, il relatore Antonio Cardinale ha fatto ricorso ad alcune tabelle con cui ha analizzato la partecipazione del Lodigiano al Risorgimento (fino al 1848 limitata a casi individuali come di Ugo Brunetti, Giorgio Pallavicino e Saverio Pallavicino), ma che dopo Cinque giornate di Milano è stata ampia e generosa, come risulta grazie al lavoro di Angelo Stroppa, che ha permesso di censire finora circa 1500 patrioti (ma che saranno alla fine circa 2.500).«Piuttosto limitato il contributo di Graffignana agli eventi del Risorgimento - ha ricordato Cardinale - , ciò non di meno, alcuni cittadini hanno combattuto per l’indipendenza e l’Unità fino al punto di sacrificare anche la propria vita». Tra loro, Gaetano e Luigi Codecasa, ma anche Enrico Costantino Bianchi che, smessa l’uniforme da sergente dei bersaglieri, aveva indossato la camicia rossa per seguire Garibaldi in Sicilia, fucilato poi a Fantina. Negli elenchi delle liste di leva, conservate nell’archivio storico del comune, una «vera miniera di informazioni», esposte in sala e con cui, per molti cittadini, è stato possibile risalire alle vicende dei probabili antenati. «Scorrendo l’elenco telefonico, si scopre che alcuni nomi non sono più comuni a Graffignana, come Carimati, Centenari, Vanelli, Vigo - ha detto ancora Cardinale - : ci sono però molti altri nomi più volte ripetuti in quelle antiche liste, come Barbesta, Codecasa, Galmozzi, Granata, Grossi, Majocchi, Mazzola, Negri, Secchi, Vignali. E ancora Ambrosetti, Carenzi, Galleani, Garibaldi, Ottolini, Roveda, Suardi. Non conosciamo i rapporti di parentela con le famiglie attuali, ma, solo per fare un esempio, quando tra i 19 iscritti alla leva con il cognome Grossi si trovano 3 rappresentanti di professione canestraio (o cavagnino) sorge il sospetto dell’esistenza di tradizioni durate a lungo». In chiusura, l’appello del direttore del Cittadino: «Per preparare questo libro avete messo insieme un gruppo di appassionati che è veloce come una Ferrari. Continuate il lavoro, e realizzate una grande monografia storica su Graffignana. Il Lodigiano la attende da tanti anni». Rossella Mungiello

 

 


 

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