CLICCA

Archivio delle notizie di graffignananew.it

ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL  7 /10/2011 - SPECIALE VITTORINA
 

La sagra ha un “cuore” per palati fini 

Dalla trippa al fritto, dal risotto alla pizza: ce n’è per tutti i gusti 

 

La sagra della Vittorina è anche fiera del gusto: sono tante e di diversa tipologia le iniziative a sfondo enogastronomico della festa, dalla trippa ai pesciolini, dal risotto alla prima volta della pizza "Vittorina", senza tralasciare i grandi protagonisti, i dolci tipici di Graffignana. «L'elemento enogastronomico è importante per la sagra, anche perché ne costituisce una parte essenziale dello spirito - dice Pietro Galleani, presidente della Pro loco -. Quest'anno ce n'è per tutti i gusti grazie all'impegno di diversi commercianti e associazioni locali. I graffignanini sono dei vulcani di idee e basta lasciarli fare che non si rimane delusi. Come Pro loco abbiamo svolto un compito di coordinamento e di promozione, ma l'iniziativa è tutta dei privati». Domenica si inizia a mangiare per le strade fin dalle 10 del mattino, quando il New Bar del rione San Rocco, in fondo alla appena rinnovata via Vittorio Veneto, come tradizione accenderà la griglia. Salamelle e porchetta, ma anche trippa, brasato e polenta saranno protagoniste sui tavoli e sotto lo stand del bar. A partire da mezzogiorno poi in piazza Mazzini l'associazione Pesca Sport Milo di Graffignana porta nella sagra la tradizione dei pesciolini fritti accompagnati da un buon bicchiere di vino, manifestazione già apprezzata in passato nel corso della sagra di Valera Fratta, dove in precedenza era di casa l'associazione. Di tutt'altro tenore l'assaggio che si potrà gustare a pochi metri, presso gli stand in piazza della Gastronomia Volpi di Sant'Angelo e dell'Alimentari Parmigiani Tullio: i due banchi uno di fianco all'altro hanno suggerito alle attività di unire le forze per un risotto alla raspadura e salsiccia che si preannuncia spettacolare. E la bocca non finirà di muoversi dopo pranzo: otre ai tanti banchi e negozi aperti con possibilità di degustazione, alle ore 17 farà il suo debutto in sagra la pizza "Vittorina" creata e offerta dalla pizzeria Girasole di piazza Aldo Moro: a distribuirla, in piazza Mazzini, sarà direttamente la Pro loco. «Si tratta di una pizza dal sapore deciso, con salsiccia, raspadura e funghi, tutti elementi tipici della stagione e della zona» spiega il presidente della Pro loco Pietro Galleani. Da ricordare infine che sabato sera al termine della Serata della Riconoscenza si terrà anche la degustazione dei dolci graffignanini "La torta Vittorina" e i biscotti "I rünchi", e dei vini locali, offerta dalla Pro loco. Ce n’è davvero per tutti i gusti. Sarà davvero una sagra per palati fini.

* * * * *

L’inaugurazione domenica mattina, seguita dal corteo di autorità e associazioni accompagnati dal corpo bandistico
Graffignana si accende per la Vittorina
Artigiani e hobbisti in piazza, poi tante occasioni per gourmet



Tra artigianato e commercio Graffignana svela le sue potenzialità con la sagra della Vittorina, in scena domenica 9 ottobre con un ricco antipasto venerdì sera e sabato e una coda tutta di divertimento lunedì sera.A tenere banco, in tutti i sensi, domenica saranno soprattutto gli artigiani, gli hobbisti e i commercianti: 100 o 120 bancarelle di specialisti tra gli Artigiani in Piazza di Confartigianato e i tanti hobbisti e creativi, quest’anno dislocati nella zona più centrale di Graffignana, tra la piazza Mazzini, via Veneto e via Roma.«Abbiamo scelto di lasciare quest’anno via Milano all’esposizione dei motori, concessionari e macchine agricole, portando invece le bancarelle degli artigiani e degli hobbisti nel cuore di Graffignana – dice Pietro Galleani, presidente della Pro loco organizzatrice -. L’idea è quella di valorizzare sempre più il centro storico coniugando le esigenze di sicurezza e viabilità con quelle di una fruizione della festa dentro il paese».A contorno dei banchi d’esposizione i commercianti graffignanini terranno le vetrine aperte con una ricca esposizione di specialità alimentari e tipiche locali tra cui la torta della Vittorina e i biscotti di castagne, i “runchi”, condite magari da assaggi di vino locale della collina di San Colombano. Proprio l’enogastronomia giocherà un ruolo di rilievo nella festa, con tanti appuntamenti diversificati per tutti i gusti durante la quattro giorni di festeggiamento a partire dagli assaggi sabato pomeriggio alle 18,30 dell’olio extravergine dei produttori di Graffignano, paese gemellato, fino alla cena di piatti tipici del lunedì sera, anteprima della serata danzante.«Abbiamo allestito un programma di rilievo, in linea con gli altri anni e per il quale ci aspettiamo un risultato qualitativo ancora migliore - prosegue Pietro Galleani -. Fino all’ultimo minuto ci saranno piccoli ritocchi al programma, con qualche defezione che ci è stata annunciata proprio in questi giorni ma anche con qualche sorpresa inaspettata e che speriamo incontri il gusto del pubblico. Il nostro obiettivo è quello di fare una grande sagra, richiamando gente da fuori e dando quattro giorni intensi e ricchi di appuntamenti».L’ultima entrata è la musica live portata in giro per tutte le vie del paese dalla Dixiland Band, mentre sembra essere sfumata per motivi organizzativi la dimostrazione di scacchi di domenica pomeriggio. Tra i piccoli aggiustamenti del programma, però, l’impianto resta saldamente ancorato alla presenza di tanti banchi e tante iniziative diverse messe in campo da associazioni culturali (mostre di pittura), sportive (esibizioni di arti marziali) e di volontariato in genere.La cerimonia d’apertura ufficiale è prevista per domenica mattina a partire dalle 9,30 con l’accoglienza delle autorità al centro della Cultura e del Volontariato, ex palazzo comunale. Alle 10 ci sarà il corteo delle autorità e delle associazioni accompagnati dal corpo bandistico San Giovanni Bosco di Graffignana. Dopo la messa solenne delle 10,30, alle 11,15 circa in piazza Mazzini le autorità, sindaco Marco Ravera in testa, saluteranno i presenti ed effettueranno una visita guidata alle mostre e alle iniziative espositive, con un rinfresco finale al Centro Diurno.

 

* * * * *

Nella processione con la Vergine si rinnova il ringraziamento dei contadini per i doni della terra
 

Processione e messa solenne: l’antica tradizione del ringraziamento per il raccolto contadino rivive nel culto della Madonna del Santo Rosario o della Vittoria, da cui la sagra della Vittorina. Non è la festa patronale di Graffignana, di scena a giugno per i santissimi Pietro e Paolo, ma è la sagra più sentita, come spesso succedeva e succede nelle nostre campagne. «Questa celebrazione prende l’eredità della tradizione contadina del ringraziamento per il buon andamento delle messi a fine estate, come è tipico delle zone agricole - spiega il parroco don Davide Daccò -. Festeggiamo la Madonna del Rosario o della Vittoria, da cui il nome di Vittorina, portandola in processione per le vie centrali del paese il sabato, in modo che la domenica la presenza delle bancarelle non interferisca con il rito». Sabato pomeriggio la Messa prefestiva è anticipata alle 17, e al termine si snoda la processione lungo via Vittorio Veneto, via Roma e via Cavallotti per tornare poi in chiesa parrocchiale. La Messa solenne si tiene invece domenica mattina alle 10,30. Intanto la concessione alla festività laica arriva dalla scuola materna parrocchiale, dove si svolge il Compramattone sabato sera e domenica pomeriggio. Il pubblico può acquistare per 10 euro un mattone della solidarietà, una scatola rossa in cui è inserito il premio, evoluzione della più tipica pesca di beneficenza con premi di un certo livello messi a disposizione da privati e da imprese. «La gente apprezza molto questo tipo di pesca perché effettivamente porta a casa oggetti utili o di un certo pregio, e per questo è disposta a fare uno sforzo economico in più per beneficenza - dice don Davide Daccò -. Il ricavato servirà a sostenere proprio la scuola materna».

* * * * *
Il sindaco Ravera ha ottenuto per i dolci tipici della sagra il marchio Deco
Graffignana mette la firma su torta e biscotti “runchi”
 


Graffignana tutela il territorio e le sue tipicità: la torta della Vittorina con la copertura di uva composta o passata e i biscotti “runchi” a base di farina di castagna celebrano la loro prima sagra con il marchio della Deco, la denominazione comunale varata dall'amministrazione pubblica nella scorsa primavera.I due dolci tipici di Graffignana da quest'anno possono fregiarsi di un titolo di tutela a tutti gli effetti, la denominazione comunale, e dovranno essere esposti e venduti nelle confezioni appositamente indicate nelle schede di disciplinare, di colore blu per la torta, di colore marrone per i biscotti, con l'apposizione del marchio di garanzia comunale.«Si tratta di uno strumento che abbiamo voluto introdurre per una maggior tutela dei nostri prodotti tipici e che dà garanzie sia a chi produce sia a chi consuma - spiega il sindaco Marco Ravera -. Questi due prodotti che già erano riconosciuti come tipici dalla tradizione, ora hanno anche un vero e proprio marchio. E speriamo che in futuro anche altri prodotti abbiano la denominazione comunale».La tutela e la valorizzazione delle tipicità passa anche attraverso il territorio, e in questo senso Graffignana si è distinta tra i paesi collinari per avere istituito una commissione composta da appassionati e hobbisti della collina e della coltura della vite. L'obiettivo? Cercare di dare continuità alla tradizione della coltivazione dell'uva e della produzione di vino, sempre più spesso appannaggio di persone anziane senza il giusto ricambio generazionale. «Stiamo lavorando a pieno regime, abbiamo prodotto documentazione utile per capire il fenomeno della coltivazione e dell'abbandono, che per il momento non è grave come si temeva - continua il primo cittadino -. L'auspicio che faccio è che il gruppo di lavoro possa costituirsi in associazione e trovare la forza e l'energia per proseguire in autonomia il percorso che abbiamo intrapreso sulla spinta dell'amministrazione pubblica».Queste tipicità rappresentano al meglio Graffignana, il cui spirito vivace di comunità si riflette nella sagra della Vittorina. «L'aspetto più bello e convincente di questa festa è che non si tratta della sagra dell'amministrazione o della Pro loco, ma di un'intera comunità che mette le sue energie e il suo spirito a disposizione degli altri - prosegue il sindaco Ravera -. Questa è a mio modo di vedere la differenza che c'è tra essere paese e essere comunità: nell'occasione della sagra Graffignana mostra il suo aspetto migliore fatto di coesione e di unione». Uno spirito che si declina poi in una festa di piazza che coinvolge tanti aspetti diversi della comunità. «Dal punto di vista del programma sono convinto che sia stato allestito un cartellone di grande qualità e ben variegato, a partire dalle iniziative culturali del venerdì sera per proseguire con la serata della riconoscenza e il clou delle manifestazioni di domenica - conclude Ravera -. Sono certo che anche quest'anno avremo una grande festa all'altezza della sua tradizione e sempre più capace di attrarre visitatori».

* * * * *
 


Grappolino e diplomi di riconoscenza, una vetrina per i concittadini meritevoli
 


E sabato sera l’amministrazione premia e ringrazia i suoi migliori concittadini: è in scena nel salone comunale di via Roma a partire dalle 21 l'undicesima Serata della Riconoscenza. All’interno della manifestazione è prevista la consegna del Grappolino d’oro 2011, la benemerenza civica che va a personaggi graffignanini che si sono distinti per avere fatto conoscere il nome del paese a livello nazionale o internazionale o aver servito la comunità locale con spirito di sacrificio e animati da nobili intenti. Come tradizione, nulla trapela sul nome del premiato. L’unica indiscrezione raccolta indica che sarà presente in sala al momento della consegna. «Graffignana ha due tipi di benemerenze: una di carattere istituzionale che prevede la consegna della cittadinanza onoraria, l’altra il Grappolino d'oro che invece è data su una base più spontanea, seguendo le segnalazioni dei cittadini, associazioni e privati, ma con la decisione che è lasciata alla più completa autonomia decisionale del sindaco - spiega il primo cittadino Marco Ravera -. Insieme al Grappolino, però, vanno celebrate anche tutte le personalità che riceveranno i pubblici riconoscimenti per il loro operato». Tante e per motivi diversi le persone invitate a partecipare alla serata e che riceveranno un riconoscimento da parte dell’amministrazione. La serata sarà animata da intermezzi musicali ed è attesa la partecipazione del presidente della Provincia Pietro Foroni.

* * * * *
 

I 150 anni dell’Unità d’Italia raccontati in immagini



Un patrimonio di immagini e pezzi di vita quotidiana (cartoline, quaderni scolastici degli anni Trenta del secolo scorso con le immagini dei patrioti, biglietti dei mezzi con cui in molti hanno raggiunto le capitali di un tempo per le celebrazioni del cinquantenario e del centenario dell’Unità), distribuito in 25 pannelli. È questo il Risorgimento per immagini raccolto dal fotografo Silvano Bescapé del Museo della Fotografia Lodigiana di Cavenago d’Adda, allestita nell’aula consiliare di via Roma e visitabile dalle 21 di venerdì alle 19 di lunedì. 150 anni della nostra unità il titolo della particolare rassegna di immagini, che ha debuttato a Lodi, sotto i portici di Palazzo Broletto, per la festa nazionale dello scorso 17 marzo. Da allora, la mostra ha iniziato un percorso itinerante che la porterà in numerosi paesi del Lodigiano, tra cui appunto Graffignana in occasione della sagra. Nel ricco patrimonio di riproduzioni, quasi interamente raccolte dall’appassionato collezionista di Cavenago, anche i volti “nostrani” del Risorgimento, i patrioti che dal Lodigiano hanno raggiunto i luoghi caldi delle guerre per l’indipendenza o che sono entrati, per il loro percorso politico, nei primi passi che il territorio ha mosso sotto l’egida del nuovo stato. Come Pietro Beonio, Tiziano Zalli, Francesco Martani, Dionigi Biancardi, il commendator Secondo Cremonesi e, ancora, Luigi Cingia, monsignor Gaetano Benaglio. Tra le curiosità, anche una fotografia dell’ultimo testamento di Giuseppe Garibaldi, redatto nel Lodigiano e, in particolare a San Fiorano, il 9 settembre 1881, immortalato nell’archivio notarile di Lodi, o una collezione di vecchie figurine degli eroi del Risorgimento degli anni Trenta del secolo scorso o le etichette dei liquori Magenta e Solferino, solo per citarne alcuni. Un’efficace fermo immagine sull’influenza che la storia del Risorgimento ha avuto nella vita quotidiana di una società che è nata e si è amalgamata proprio grazie all’opera degli eroi e dei patrioti che hanno combattuto le battaglie di 150 anni fa.

* * * * *

Stasera in aula consiliare anteprima del volume di Antonio cardinale
Il Risorgimento quotidiano: analisi di una generazione


 


Dalla macrostoria alle vicende quotidiane; dal panorama nazionale a quello locale, ma ugualmente importante di un comune del Lodigiano nell'epopea del Risorgimento. Un volume nato dal lavoro di ricerca di un gruppo di appassionati alle prese con la storia, e curato dallo studioso Antonio Cardinale, che sarà presentato per la prima volta in occasione della sagra della Vittorina 2011. L'appuntamento con la storia, nell'anno che sancisce il 150° anniversario dall'Unità d'Italia, è per questa sera alle 21 nell'aula consiliare di Graffignana, in una manifestazione organizzata in collaborazione con il Circolo culturale La Certosa e patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Lodi. Un lavoro ricco e in parte inedito quello portato alla ribalta in Politica e società nel Risorgimento - Dal contesto nazionale a un comune del Lodigiano, che ricostruisce grazie ai dati inediti scovati negli archivi di Stato e in quelli locali, un'intera generazione di giovani che hanno partecipato alle guerre e ai moti del Risorgimento. Dati che sono stati intrecciati a quelli della grande storiografia sulle vicende nazionali e regionali. Il risultato è un volume corposo che da un lato concorre a tracciare una parte ancora sconosciuta dell'identità del paese, anche a servizio di chi ci vive oggi, e dall'altro cerca di chiarire quale è stato il contributo del Lodigiano e di Graffignana in particolare, nel percorso verso l'Unità. Il gruppo “Amici del Risorgimento e dell'Unità d'Italia” (Celestina Ercoli, Angelo Mazzola, Vincenzo Melone, Emilio Roveda, Maria Rosa Secchi, Laura Zironi) nasce per iniziativa di alcuni volenterosi che hanno cominciato a raccogliere idee e documenti già alla fine dello scorso anno, attività poi trasformatasi in un progetto sostenuto dal sindaco Marco Ravera e condiviso da molti cittadini, dalla Società Storica Lodigiana (oltre a quello di singoli studiosi) e dall'Archivio Storico Lodigiano. «Il principio che sta alla base del progetto è il tentativo di creare un ponte tra la storia nazionale e quella locale - spiega Antonio Cardinale - e vedere così, da vicino, gli elementi comuni tra i diversi piani». Il risultato, però, fornisce un ritratto vivo, palpitante, ancorato ai fatti, alle vicende economiche, sociali e culturali di un territorio. Per esempio, basandosi sui registri di leva tra il 1855 e il 1880, da cui emergono nomi e caratteristiche di oltre 574 maschi al di sopra dei 19 anni (più dell'80% della popolazione maschile adulta). «Si tratta di un'intera generazione che ha partecipato a quei conflitti - argomenta Cardinale - e da cui possiamo apprendere dati significativi, per esempio sull'analfabetismo diffuso: circa il 67,8% degli iscritti alla leva nel 1859 non sapeva né leggere né scrivere, una media più alta rispetto a quella del circondario di Lodi e molto più alta di quella della Provincia di Milano». O anche sulle condizioni sanitarie della popolazione, dato che il 25 per cento di quei giovani uomini veniva “riformato” (non accettato nell'esercito), appunto per cause legate alla salute. «La causa principale era l'altezza, inferiore al 1 metro e 55, altre erano l'insufficienza toracica e il gozzo - aggiunge Cardinale -: in questo lavoro di ricerca sui lodigiani che hanno contribuito al Risorgimento abbiamo collaborato con lo storico Angelo Stroppa che sta creando un vero e proprio archivio documentato dei circa 2.000 lodigiani coinvolti. E in occasione della presentazione del volume, esporremo un piccolo database relativo a Graffignana con nomi e cognomi dei graffignanini rintracciati. Così anche i cittadini potranno seguire le tracce dei loro avi nella storia». Dal lavoro di ricerca, poi, sono emerse alcune novità sulla vita di Costante Bianchi, garibaldino, disertore dell'esercito italiano fucilato a Fantina, di cui il gruppo graffignanino è riuscito a trovare il certificato di nascita. E di cui si parlerà questa sera.

 

 

In forse la personale di Florinda Testini, i pittori santangiolini sono una certezza



Pittori locali e del territorio in mostra, ma il programma è soggetto a possibili modifiche dell’ultima ora: l’attesa mostra personale di pittura dell’artista Florinda Testini è infatti a forte rischio di slittare a causa di imprevisti e irrinunciabili impegni dell’autrice. L’esposizione rimane dunque vincolata alla possibilità di sistemare i quadri insieme a quelli della mostra Pittura e Arte a cura del Gruppo pittori santangiollini. «Spiace davvero molto perché ci tenevamo tutti ad avere alla Vittorina la personale della Testini - dice il presidente Pro loco Pietro Galleani -. È una situazione che definiremo all’ultimo minuto, anche se credo che la rassegna sia destinata ad essere annullata. È un peccato perché l’esposizione che aveva tenuto in occasione della sagra di San Pietro e Paolo aveva incontrato davvero un grande successo di pubblico». In attesa quindi di una sorpresa dell’ultima ora, per il momento è certa l’esposizione sotto i portici del comune del Gruppo pittori santangiolini: gli autori presenti saranno una quindicina, ciascuno con diverse opere. Inoltre, al gruppo saranno aggregati anche alcuni artisti contattati direttamente dalla Pro loco di Graffignana, due artisti di Chignolo Po e una giovane artista di Miradolo con le sue opere al carboncino, alla sua prima mostra.










 


 

 


 


 

 

 

 

 

 


 

Hit Counter

CLICCA