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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 23/01/2012 - Gallinari, una notte da re: il ritorno a New York si trasforma in un trionfo

Pallacanestro - Nban Il lodigiano segna 37 punti e trascina i Nuggets
Gallinari, una notte da re: il ritorno a New York si trasforma in un trionfo

 

new york "Triumphant return" e la sua foto in penetrazione al “Madison Square Garden” campeggiano in evidenza sulla prima pagina del sito nba.com. Danilo Gallinari è stato l'uomo del giorno negli Stati Uniti (quasi oscurando la vittoria di Gingrich su Romney nelle primarie per le presidenziali) per le scorse 24 ore, in corrispondenza del suo "trionfante ritorno", appunto, a New York, dove ha condotto letteralmente per mano con la migliore prestazione della sua carriera americana i Denver Nuggets nella vittoria contro la sua prima squadra Nba per 119-114, dopo due infiniti tempi supplementari. Il talento 23enne di Graffignana ha messo a referto una gara da urlo, vendicando i fischi che gli sono piovuti addosso dai tifosi newyorkesi la notte del “draft” 2008 e aumentando i non pochi rimpianti nell'ambiente dei Knicks sulla sua cessione lo scorso febbraio. 37 punti (battuto il suo "carrer high" che era fermo a quota 31) con 8/16 da due, 1/3 da tre e 18/20 ai liberi, più 11 rimbalzi, 2 assist e un recupero in 51 minuti di gioco. Ma i numeri non possono dire della straordinarie difesa proprio su Carmelo Anthony, autore sì di 25 punti, ma con un modesto 10/30 dal campo e ben 6 perse. Ma non è solo questo. Pur costretto a ritagliarsi un limitato spazio esclusivamente da tiratore dalla distanza nelle gerarchie offensive di coach Mike D'Antoni, "Danny boy" era man mano entrato nel cuore della tifoseria bluarancio (con il regista Spike Lee in primis) e il suo sacrificio per portare nella "Grande Mela" un All Star come Anthony aveva fatto storcere il naso a più di un supporter. E ora, nella prima gara a New York contro la sua ex squadra, Gallinari ha maturato la sua personale rivalsa, mostrando tutto il suo potenziale e il suo vero modo di giocare da “all around”, per di più sancendo contestualmente la quarta vittoria di fila per i suoi Nuggets (che ora volano al secondo posto a Ovest) e la sesta sconfitta consecutiva per New York, solo ottava a Est. «Credo che “Gallo” attendesse da molto questa partita e che si sia divertito a giocare qui - ha raccontato coach Karl -. La “trade” che lo ha portato via da New York lo ha un po’ deluso, ma ora è per lui il momento di andare avanti e costruirsi una grande carriera coi Nuggets».Nonostante le difficoltà nel raggiungere l'aeroporto della "Big Apple" dopo la vittoria contro i Washington Wizard di venerdì (108-84 con 21 punti, 5 rimbalzi e 4 assist per il "Gallo") a causa di una tempesta di neve che ha consentito alla squadra di George Karl di raggiungere l'hotel solo all'alba, Danilo non si è fatto condizionare dalla stanchezza accumulata. Accolta con la classica passione la vera e propria ovazione che gli ha riservato il "Madison Squadre Garden", dopo qualche difficoltà al tiro, ma una notevole prova difensiva contro Anthony, costretto a spadellare e perdere numerosi palloni, Gallinari si è prima sbloccato ai liberi per poi realizzare il suo primo canestro dal campo con una poderosa schiacciata e poi ha messo a segno ben 11 punti nei due supplementari che hanno portato alla vittoria. «È stato splendido, voglio ringraziare tutti i tifosi di New York per l'accoglienza che mi hanno riservato - ha dichiarato il “Gallo”al termine della gara-. È una serata speciale non solo per me, lo è per tutti. Ogni volta che si viene a giocare al “Garden” si trovano motivazioni extra. È sempre particolare». «Mi sono sentito poche volte così stanco in vita mia... - ha poi scritto invece su Twitter e Facebook - forse solo quando mi allenavo due volte al giorno e avevo la partita serale a Casale...». Se qualcuno non lo avesse ancora votato per il prossimo All Star Game, questa prestazione potrebbe aver convinto gli ultimissimi scetici.Lorenzo Meazza

 

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