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ARTICOLO  TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 12/04/2012 - Graffignana Venditore di eroina in cella grazie ai controlli sul territorio



Graffignana Venditore di eroina in cella grazie ai controlli sul territorio
Un maresciallo in gita in bicicletta trova la “pista” per gli spacciatori



 

 


Graffignana Grazie anche a un’intuizione del comandante della stazione dei carabinieri di Borghetto Lodigiano Antonio Giaconella, che nei giorni precedenti aveva fatto una gita in bicicletta sulle alture di Graffignana, notando situazioni sospette, martedì pomeriggio un equipaggio della stazione borghettina ha controllato con particolare attenzione le strade collinari e ha sventato un’attività di spaccio impiantata da almeno due nordafricani. In manette è finito A.A., 32 anni, senza fissa dimora in Italia, che, non appena vista in lontananza l’auto con le insegne dell'Arma, aveva cominciato a correre a perdifiato tra i filari dei vigneti, gettando a terra un bilancino di precisione e due sacchetti, uno contenente 14 grammi di cocaina e l'altro 12 grammi di eroina. Un complice, che probabilmente teneva con sé il denaro ricavato da alcune dosi già spacciate, è riuscito a fuggire.Il 32enne si è quindi arreso senza opporre particolare resistenza. Aveva in tasca una carta d’identità marocchina e ha raccontato al giudice Manuela Scudieri di aver lavorato in passato per un connazionale commerciante. Dal fotosegnalamento però è anche emerso che nel 2004 era stato denunciato per falso e ricettazione a Ventimiglia, e per questo poi condannato a un anno e 10 mesi, bruciandosi così la sospensione condizionale che per questa accusa di spaccio, se confermata, ben difficilmente potrà essergli concessa. Difeso dall’avvocato Katiuscia Carini, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Tra due settimane, quando saranno pronte le analisi sul principio attivo degli stupefacenti recuperati, si terrà la prossima udienza. Fino ad allora deve rimanere in carcere, anche perché come domicilio ha fornito solo il vago indirizzo di una scuola abbandonata di Milano, in via Cermenate. L’ennesimo arresto dei carabinieri per i supermarket della droga allestiti nelle campagne conferma che il fenomeno è ancora presente nell'area di confine tra il Lodigiano e il Pavese, nonostante precedenti arresti. Si sospetta che lo stupefacente venga spesso nascosto in buche nel terreno e gitanti e agricoltori a volte si imbattono in residui di stagnola e sacchetti di cellophane che possono essere tracce di precedenti attività di spaccio. Nonostante i controlli i clienti, spesso giovani e inconsapevoli dei rischi che corrono, con la giustizia e per la loro salute, arrivano anche da altre province.Carlo Catena

 

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