Graffignana È stata inaugurata ufficialmente giovedì sera la ristrutturata cappella della Madonna dei Ronchi di Graffignana, in località Ronchi, a due passi dalla Petrarca, sulla strada per Miradolo Terme. Per l’occasione è stato recitato un Rosario dal parroco don Davide Daccò e tanta parte della comunità si è radunata in collina per festeggiare l’evento. Ad allietare la serata c’è stata anche la sorpresa della presenza del gruppo di zampognari di Graffignana e Miradolo che accompagnano molti momenti pubblici. Numerose le presenze dei graffignanini. L’opera di sistemazione della cappella, la cui targa segnavento porta la data del 1864, è stata svolta a marzo, aprile e maggio da un gruppo di una decina di volontari che si sono occupati di rifare gli intonaci e i canali, di ripulire tutta la struttura, di sistemare il tetto sostituendo le parti rotte o malconce come alcune grondaie. Il maestro Alberto Pollini si è occupato di ridare lustro ad alcuni affreschi della fascia inferiore, ai lati del piccolo altare. Nell’occasione della festa, il parroco ha anche spiegato ai presenti il significato delle rappresentazioni interne alla cappella, con la Madonna e il Salvatore e i santi patroni di Graffignana Pietro e Paolo, tutte opere legate ai beni e alla ricchezza della terra, in piena sintonia con il tipo di venerazione che da sempre i graffignanini riservano alla Madonna dei Ronchi per il buon raccolto dei campi e soprattutto della vite. L’intervento di risistemazione è stato possibile grazie all’impegno della lista politico-amministrativa “Graffignana 2000” che da tre mandati esprime la maggioranza del paese. A novembre, nel corso della cena di lista si era dato corso a una raccolta di fondi che aveva prodotto 810 euro. Se la manodopera per la sistemazione della cappella è stata gratuita, i materiali sono stati comprati proprio con i fondi raccolti in quell’occasione. «È stata una soddisfazione vedere che il nostro impegno per la raccolta fondi si è trasformato in un risultato concreto, con la Madonna che è tornata ad avere una veste più che decorosa», spiega l’assessore Barbara Grenci.Andrea Bagatta