CLICCA

Archivio delle notizie di graffignananew.it

ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 12/06/2012 - Graffignana accoglie i “gemelli”: «Un legame rafforzato nel tempo»


In paese una delegazione dell’omonima località viterbese guidata dal sindaco
Graffignana accoglie i “gemelli”: «Un legame rafforzato nel tempo»
 

 


Graffignana Uniti da quello che sembra uno scherzo della lingua italiana. Una “o” al posto di una “a” e viceversa. Da quell’approccio di ormai 35 anni fa, Graffignana, borgo lodigiano ai piedi delle colline, e Graffignano, comunità simile per dimensioni e caratteristiche del Viterbese, sono comuni “gemelli” separati da 500 chilometri e poco più. Un legame che con il tempo non si è scolorito. Sabato, una folta delegazione di graffignanesi arrivati in pullman per riabbbracciare i fratelli lodigiani, lo hanno ricordato e celebrato con i sindaci dei due comuni, Marco Ravera di Graffignana e Adriano Santori di Graffignano, le associazioni, i fondatori di questo sodalizio che le due comunità hanno deciso di rilanciare e rafforzare. Che sarebbe stato emozionante, lo sapevano tutti. Chi c’era 35 anni fa e chi si avvicinato dopo. Per i gemelli laziali, l’emozione più grande è stata vedere, dai finestrini del pullman, la gente di Graffignana che si avvicinava alle finestre, scendeva in strada, li salutava. Poi l’accoglienza davanti al municipio di via Roma, con le note del corpo bandistico San Giovanni Bosco. A ricordare i primi passi di questo cammino di amicizia, il primo cittadino di Graffignana Marco Ravera, che ha anche ringraziato gli ispiratori dell’iniziativa, l’allora presidente della Pro loco Angelo Mariani e l’ex direttore delle Poste Giorgio Biacchessi, insieme al vice sindaco Lino Barbesta che strinse i primi contatti con il suo “alter ego” di Graffignano, Francesco Schirri. «La pace tra i popoli, la condivisione degli aspetti delle due comunità a partire da questa stranezza della lingua italiana, sono queste le ragioni che spinsero le prime delibere per il gemellaggio tra i due comuni - ha spiegato il sindaco lodigiano Marco Ravera - : un legame che con il tempo è andato oltre le singole persone e si è intrecciato con le vite delle singole comunità. E che quest’anno, con una delibera del 30 maggio, abbiamo deciso di rilanciare perché da un valore affettivo ne nasca anche uno commerciale». Con una serie di azioni concrete, in primis l’inaugurazione di una sala dedicata al gemellaggio nel palazzo municipale, con tutti i doni scambiati in 35 anni di amicizia, ma anche mettendo a disposizione spazi ben definiti agli amici di Graffignano durante la sagra della Vittorina per l’esposizione e la vendita di prodotti tipici. A rafforzare il legame anche uno spazio destinato alle notizie dal Viterbese sul periodico di informazione comunale “El Nost Comün”. «Sono stato a Graffignana per la prima volta nel 2009 e ho percepito subito la sensazione di stare a casa, tra amici e familiari - ha aggiunto il primo cittadino di Graffignano, Adriano Santori - , ma i veri protagonisti del gemellaggio siete voi. E in un momento così difficile per la nostra economia, questo legame ha un valore inestimabile. La ricchezza sta nella possibilità di far crescere le due nostre comunità attraverso la diffusione dei numerosi prodotti tipici. E anche noi ci adopereremo per adottare decisioni concrete in tal senso». A ricordo dell’incontro, lo scambio di due targhe gemelle tra i due sindaci e il taglio del nastro della sala dedicata al gemellaggio, mentre a chiudere la giornata, che si era aperta con la visita al Palazzo della Regione, una cena conviviale all’oratorio. Nella mattinata di domenica, invece, un viaggio dentro il mondo economico locale, con un tour alla Senna Inox e all’azienda agricola Porchirola per poi chiudere con la Santa Messa e un pranzo. Uniti, ovviamente. Rossella Mungiello



 

Hit Counter


 

CLICCA