CLICCA

Archivio delle notizie di graffignananew.it

ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 14/06/2012 - Graffignana, tempi difficili per gli operai Marcegaglia
 

Graffignana, tempi difficili per gli operai Marcegaglia

 


graffignana Nessuna buona nuova per lo stabilimento Marcegaglia di Graffignana. Nonostante i nuovi numeri sull’occupazione nel gruppo, annunciati ieri dalla Fim Cisl dopo un incontro dei sindacati con i vertici sull’andamento dell’azienda. In barba alla crisi, e grazie agli accordi sindacali siglati sul salario d’ingresso, nel biennio 2010/2011 sono state 234 le nuove assunzioni, di cui 115 negli stabilimenti lombardi. Numeri che, però, non toccano Graffignana, dove invece gli occupati sono diminuiti. «Al 31 dicembre 2010 i lavoratori a Graffignana erano 125 - sottolinea Luigi Dedei, segretario regionale Fim Cisl Lombardia -: al 31 maggio 2012 sono 115. Sono usciti dieci lavoratori per dimissioni volontarie e pensionamenti». E se, in prospettiva, potrebbero aumentare ancora di 50 unità entro la fine dell’anno i posti di lavoro nell’impresa dell’ex numero uno di Confindustria, non sono attesi cambiamenti nello stabilimento graffignanino, dove invece si confermano le difficoltà. «È stato sottoscritto un contratto di solidarietà che coinvolge almeno il 50 per cento dei lavoratori e il momento critico è stato confermato dall’azienda - spiega ancora Dedei -: una fatica dovuta anche ai cambiamenti che hanno toccato il mercato dei ponteggi. Oggi si ricorre molto più al noleggio che alla vendita, ma il contratto di solidarietà, sottoscritto insieme alle altre sigle sindacali, permette alla stabilimento di tenere». Nell’incontro con i sindacati, i vertici del gruppo Marcegaglia hanno confermato l’espansione dell’attività anche all’estero, nonostante il momento nero per l’economia, e gli impegni su investimenti e occupazione. «Questo è stato possibile anche attraverso gli accordi sul salario di ingresso per i giovani apprendisti - argomenta ancora il segretario Dedei che non risparmia stoccate alla Fiom -: ci sarebbero state più possibilità di aumentare l’occupazione se la Fiom fosse stata disponibile a firmare un accordo di gruppo, invece di lasciare i problemi nelle mani delle singole Rsu». Proprio sul “salario d’ingresso”, la Fiom, sigla dei metalmeccanici Cgil, nei mesi scorsi aveva avanzato contrarietà perché come uno strumento per far entrare lavoratori con uno stipendio più basso rispetto ai colleghi. E, a Graffignana, come in altri stabilimenti d’Italia era partita la mobilitazione. Senza un accordo unitario, però, secondo la Cisl sono tredici i lavoratori del gruppo in Italia che rischiano di restare senza occupazione se la Rsu non si farà carico della contrattazione. «A questo - chiude Dedei - si aggiunge il rischio che il blocco dell’occupazione riduca ulteriormente le attività produttive e comprometta i futuri investimenti». Ross. Mung.


 



 

Hit Counter


 

CLICCA