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ARTICOLI TRATTI DA "IL CITTADINO" DEL 22/06/2012 - Graffignana Festa patronale
 
 

La tradizionale benedizione dei mezzi agricoli al termine della messa domenicale sarà il momento clou delle celebrazioni
Graffignana accende i motori della sagra
Trattori e auto d’epoca in passerella per la festa dei santi patroni


L’identità contadina, la modernità di un paese al passo con i tempi, l’entusiasmo di continuare a condividere un pezzo di storia. Sono le coordinate dei festeggiamenti per la sagra patronale dei santi Pietro e Paolo di Graffignana, appuntamento d’eccezione che animerà il prossimo fine settimana del borgo ai piedi delle colline. Tante le realtà coinvolte, la sagra patronale è da sempre un punto di riferimento pensato dai graffignanini per i graffignanini, un modo per celebrare la bellezza di una realtà a misura d’uomo sotto l’egida dei suoi santi patroni. Dalla Pro loco al Comune, dai commercianti alla biblioteca; anche quest’anno non mancano i soggetti pronti a mettersi in gioco per rendere unica la festa e regalare a graffignanini e visitatori una giornata di festa da inserire negli annali del paese. Antipasto delle celebrazioni, la serata di musica e divertimento in programma per domani sera all’oratorio San Giovanni Bosco. Regia dell’evento la Pro loco guidata da Pietro Galleani che ha deciso di portare sul palco dell’auditorium dell’oratorio le note e l’energia dell’orchestra Gegia e Alfredo di Casalpusterlengo per un momento di svago e di allegria per tutti gli amanti del ballo liscio e non. La sagra patronale entrerà nel vivo nella giornata di domenica con diversi appuntamenti tutti votati alle celebrazioni liturgiche e alle rievocazioni storiche, con excursus di intrattenimento e di convivialità. Di scena, alle 9.30, saranno macchine, trattori e macchinari agricoli per una divertente sfilata per le vie del paese. Un appuntamento che è ormai nella tradizione della festa e che «racconta di una Graffignana che non ha perso le sue origini agricole – spiega Pietro Galleani, presidente della Pro loco – che anzi rivivono nei campi e nel lavoro di tante persone che ancora costruiscono l’identità agricola del centro». Dopo una prima sfilata, i motori di trattori e auto d’epoca verranno spenti per la santa Messa solenne delle 10.30, a cui seguirà la tradizionale benedizione del parroco don Davide Daccò dei mezzi agricoli in piazza Aldo Moro a partire dalle 11.30. In occasione della sagra patronale, torna anche l’appuntamento con l’estemporanea di pittura, organizzata dalla biblioteca comunale e arrivata alla terza edizione, quest’anno con il titolo Acqua e terra. Iscrizioni entro le 11 di domenica 24 giugno, le opere dovranno essere consegnate entro le 17, mentre alle 18.30 è atteso il verdetto della giuria. Diversi gli appuntamenti messi in campo dalla Pro loco graffignanina per l’estate appena cominciata. Per sabato 14 luglio, sarà sempre piazza Aldo Moro il palco d’eccezione per la sfilata di moda della boutique Ornella di San Colombano con le modelle pronte a contendersi la scena accompagnate dalle note del maestro Walter Pandini. Per l’inizio di settembre, invece, la comunità, sotto l’egida di Pro loco e comune, va in trasferta nella gemella Graffignano per celebrare il 35esimo anniversario del gemellaggio.Rossella Mungiello
 

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Una “maratona” di spettacolo a Cascina Maggiore


Nasce come esperimento, voluto dai commercianti del paese. E ha tutte le carte in regola per diventare uno degli eventi di punta della sagra patronale dei Santi Pietro e Paolo. È la giornata di festa organizzata domenica da Katia Cerveri e Magda Baratella, che dalle 10 alle 23.30 animerà lo spiazzo di Cascina Maggiore che si affaccia su via Roma. Si parte alle 10 del mattino con l’apertura degli stand di Confartigianato e l’animazione per i piccoli con tanto di truccabimbi. Per adulti e ragazzi non mancheranno le note e le performance di ballo della Sport Time di San Colombano e di Chiara Dance. Nel pomeriggio spazio al teatro con l’esibizione, alle 16, della compagnia teatrale graffignanina “La bella vita” che porterà in scena il meglio della loro produzione in un medley e la conduzione di Berny Zerella di Radio Lodi. Grande show in programma per la sera, dal titolo Tempo, Moda e Fantasia, presentato da Chiara Alberici e Berny Zerella e la partecipazione straordinaria di Dj Mitch di Radio 105. Sul palco le modelle scelte da Nicola Bizzarro, anche alla regia artistica della serata, che sfileranno con capi anni Cinquanta e le creazioni di Isabella Spose. Lo spettacolo partirà alle 20.45 con due soste in programma, una con la comicità di Gaetano Diletta, l’altra con la musica e la voce di Clara Zilli. Per tutta la manifestazione, sarà aperto anche il punto ristoro di Agripizza di Salvino e Mary. «Un ringraziamento va a tutti gli sponsor e i commercianti di Graffignana che ci hanno sostenuto in questo progetto» dicono le organizzatrici, che puntano alla replica per il prossimo anno.

 

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Un gemellaggio che festeggia 35 anni: a settembre tutti in gita a Graffignano
 


Nato per una curiosa vicinanza linguistica. Graffignana, provincia di Lodi, e Graffignano, Viterbo, sono lontani per una sola lettera: la vocale finale. E più di una volta, in un passato che sembra ormai remoto, le poste hanno fatto le bizze. Incuriositi gli amministratori dei due comuni, negli anni Settanta, hanno iniziato a scriversi. Da quei primi contatti, è nato un gemellaggio che festeggia quest’anno i 35 anni. Ci sono ancora i protagonisti di un tempo, l’assessore del viterbese Francesco Schirri, il vice sindaco lodigiano Lino Barbesta, che insieme al sindaco di allora Angelo Mazzola, il direttore della poste dell’epoca Giorgio Biacchessi e il presidente della Pro loco Angelo Mariani, furono i protagonisti dei primi passi dell’amicizia. Ci sono soprattutto i graffignanini e i graffignanesi che nel corso degli anni si sono uniti in un legame viscerale, ben spiegato nella recente visita della delegazione che da Graffignano e Sipicciano è sbarcata nel Lodigiano nelle scorse settimane. E in cui il sindaco di Graffignana, Marco Ravera, oltre ad aver inaugurato la nuova sala dedicata al gemellaggio all’interno del palazzo municipale, ha anche annunciato iniziative nuove per far sì che da questo legame nasca anche un valore commerciale, con la presenza dei prodotti tipici delle due comunità nelle rispettive sagre. Ora tocca a Graffignana volare nel Viterbese e rinnovare amicizia e legami tra i due comuni. La gita è in programma per il prossimo mese di settembre.

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Due i progetti avviati dal sindaco Marco Ravera
Le nuove “sfide”: centro polivalente e area mercato
 

 

Rivoluzioni in vista a Graffignana. Due su tutte, toccano il cuore del paese, Cascina Maggiore, con l’avvio dell’attività del centro polivalente e con la creazione di un’area mercatale, novità assoluta per il paese. Sono i progetti a breve termine per un paese che cresce e che punta a migliorare i servizi per i cittadini. «Sicuramente l’attività più importante dell’anno è la partenza del centro polivalente di Cascina Maggiore, dopo l’aggiudicazione del servizio alla cooperativa “Il Mosaico” a marzo - spiega il sindaco Marco Ravera - : sarà un punto di riferimento per la disabilità, ma non mancheranno i servizi per gli anziani e i minori, anche con spazi dedicati ai poliambulatori. Il meccanismo di gestione individuato non è solo legato all’affitto della struttura, ma sono previsti anche margini di ritorno economico per le casse del comune che saranno reinvestiti nel welfare locale. E in un momento in cui le casse dei comuni risentono dei continui tagli ai trasferimenti statali, avere un’entrata certa, dà una certa dose di tranquillità per il mantenimento dei servizi nel tempo». Nell’offerta del Mosaico c’è la creazione di un centro diurno per disabili, in grado di arrivare ai 30 posti accreditati, anche se al momento i calcoli del quadro economico sono stati svolti su 10 posti che sono quelli già a disposizione della cooperativa a Lodi, a cui si affiancherebbe una comunità da 10 posti letto con assistenza 24 ore al giorno con tutti i costi di accreditamento alla Regione che saranno a carico della cooperativa. Tra gli altri servizi in appalto, c’è la gestione di uno spazio ambulatoriale polivalente, un centro sociale diurno per anziani con caratteristiche ricreative, ma anche con una possibile impronta a carattere sanitario e assistenziale. Nei progetti della cooperativa, ci sono anche alcuni posti letto di sollievo per le emergenze e un consultorio familiare per i problemi interni ai nuclei famigliari. «L’altro progetto di rilievo è quello dell’area mercatale, nata con il distretto del commercio “Cagrassa” insieme ai comuni di Sant’Angelo e Vidardo - aggiunge il primo cittadino -: sarà nell’area antistante Cascina Maggiore e sarà dotata di tutti i servizi e comfort per gli ambulanti. Un passo importante che ci permette di mettere ordine nella partita. Sebbene esistano banchi e situazioni stabili nel tempo, Graffignana non ha mai avuto un’area mercatale definita. Con il distretto, tra privati e pubblico si arriva a investimenti per 160 mila euro». Entro l’anno si chiude anche un’altra questione di rilievo ovvero il sondaggio sulla soddisfazione del cittadino nell’erogazione dei servizi da parte del comune, realizzato con Adiconsum e la collaborazione della funzione pubblica della Cisl. Realizzato su un campione di 300 famiglie, il 15 per cento della popolazione, il percorso dura 3 anni e permette di avere risultati confrontabili nel tempo. «Abbiamo ricevuto una risposta ottima da parte dei cittadini - chiude il sindaco - : i servizi non si erogano solo perché devono essere erogati. Il cittadino è anche un cliente e deve essere trattato con una cura ben diversa da quella dell’utente. Questo strumento ci permetterà di aumentare l’efficienza e di modificare il funzionamento della macchina pubblica». Ros.Mung

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Si sta intanto lavorando all’organizzazione del Grest che prenderà il via il 20 agosto per concludersi l’11 settembre
«I nostri patroni vicini alla città del cielo»
Il parroco don Davide Daccò presenta i riti religiosi della sagra


«Ogni paese ha il suo santo patrono e anche il nostro che così gode di una vicinanza ancor più stretta con la città del cielo». Una vicinanza che il paese si prepara a celebrare per la ricorrenza dei santi Pietro e Paolo, patroni di Graffinana. Diversi gli appuntamenti religiosi messi a punto dalla parrocchia e dal suo parroco don Davide Daccò per rinnovare e rilanciare lo stretto legame con due figure cardine della cristianità. Le celebrazioni liturgiche si aprono con la Santa Messa solenne di domenica mattina alle 10.30, celebrata da don Antonio Poggi di Sant’Angelo. Appuntamento tradizionale della sagra patronale è anche la Messa delle 17, celebrata da don Stefano Daccò, parroco di Villanova e Bargano. Momento molto sentito per la comunità è la processione per le strade del paese che seguirà la messa. Partenza prevista da piazza Mazzini, il cammino in onore dei santi patroni si snoderà poi per via Vittorio Veneto e via Roma, per poi risalire lungo via Felice Cavallotti e tornare così al cuore del borgo, in piazza Mazzini. Evento che chiude le celebrazioni liturgiche della sagra patronale, e molto sentito dai graffignanini che partecipano in massa, è l’ufficio per tutti i defunti della parrocchia che come da tradizione raccoglierà i fedeli nella chiesa parrocchiale lunedì alle 10.30. «Il legame con il nostro santo patrono è importante – ha aggiunto il parroco di Graffignana, don Davide Daccò - , perché ci aiuta come intercessore verso il cielo, come dice la longeva storia del mondo occidentale che ha sempre avuto un’origine cristiana». La parrocchia di Graffignana si prepara, in queste settimane estive, ad apparecchiare il tradizionale Grest estivo che prenderà il via il prossimo 20 agosto e continuerà fino all’11 settembre in concomitanza con il ritorno sui banchi dei ragazzi.
 

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Un tempio della fede con le radici nel Medioevo


Della presenza delle chiesa parrocchiale di Graffignana, oggi dedicata ai Santi Pietro e Paolo e fulcro delle celebrazioni religiose della sagra, si ha notizia, secondo le cronache più antiche, fin dal 1261. È di quell’anno il documento con cui si testimonia come anche la chiesa del piccolo borgo pagò al Papa una “taglia” ecclesiastica per la presenza di un edificio religioso. Quel che si sa per certo, come ben ricostruito nella storia riportata sul sito internet della parrocchia, è che all’origine la chiesa presentava una sola navata centrale. Il suo aspetto, come risulta da altri documenti datati qualche secolo dopo, non doveva essere mutato molto nel tempo, tanto che nel 1680 la presenza ai lati dell’altare maggiore di due cappelle davano alla chiesa l’aspetto di una croce latina. Per notizie più ampie bisogna correre sulla linea del tempo fino al 1840 quando le testimonianze raccontano dell’iniziativa del parroco di allora, don Bartolomeo Carniti, per la costruzione delle due navate laterali sfruttando l’ampiezza delle due cappelle, con gli altari di quest’ultime traslate con il lato frontale verso la Chiesa e la collocazione dell’organo, realizzato ex novo, sul retro della facciata. Al 1910, e al parroco don Francesco Perotti, risale invece la costruzione a fianco della navata destra di una cappella in onore della Madonna di Lourdes. La chiesa parrocchiale, così come la si vede oggi, è però anche il frutto di una grande gara di solidarietà, realizzata in un momento di grave difficoltà per tutte le famiglie del paese. Nel 1941, con la guerra alle porte, e grazie ad una sottoscrizione pubblica indetta tre anni prima, la parrocchia aveva a disposizione la metà della cifra necessaria per iniziare i lavori di prolungamento della chiesa. I lavori, che avrebbero dovuto terminare entro l’anno, a causa della guerra e delle difficoltà di reperimento e di trasporto del materiale, dal marmo al cotto antico, proseguirono nell’anno successivo. È con questi cantieri che la chiesa arrivò ai 15 metri di lunghezza, aumentando più di un quarto l’ampiezza precedente, e al rosone al centro della facciata che insieme all’ampia finestrone per dare luce a tutta la chiesa ne sono diventati i caratteri distintivi. L’edificio fu ulteriormente rivisto e modificato negli anni successivi con una nuova pavimentazione e quattro mosaici del pittore Filiberto Sbardella di Milano nelle lunette sopra le porte laterali e nei due rosoni ciechi della facciata. Risale invece al 1944 la sistemazione delle cappelle ad opera di don Mario Morosini, mentre l’anno successivo fu eseguita la decorazione del coro e dell’arco trionfale del presbiterio e l’applicazione alle colonne dei capitelli in gesso. Risale ad un altro gesto di solidarietà dei graffignanini, che hanno donato il loro oro, la decorazione con fogli d’oro zecchino dei capitelli delle colonne e degli altari laterali, nel 1946, anno in cui venne anche conclusa la decorazione della navata centrale e delle navate laterali.
 

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